Thursday, August 16, 2018

These are the consequences

One must live the way one thinks
or end up thinking
the way one has lived.

Paul Bourget

1 comment:

  1. Santa Teresa di Gesù - " Dimitte nobis debita nostra"
    1.- Il nostro buon Maestro ha notato che, se non è per nostra colpa, questo cibo celeste ci rende facile ogni cosa e ci da grazia di poter osservare ciò che diciamo a suo Padre con le parole: Si compia in noi la vostra volontà! Ora lo prega di perdonarci i nostri debiti perché anche noi perdoniamo, e perciò soggiunge nella preghiera insegnata: Signore, perdonate i nostri debiti come noi li perdoniamo ai nostri debitori.
    2. - Considerate, sorelle, che non dice: " Come perdoneremo", ma " Come perdoniamo" facendoci comprendere, con questo, che chi ha chiesto al Padre in dono così grande, come quello di cui abbiamo parlato, e ha rimesso completamente la sua volontà in quella di Dio, deve aver già tutto perdonato. Dunque, chi ha detto a Dio con sincerità: Fiat voluntas tua, deve aver già tutto perdonato, o almeno ne deve avere il proposito. Considerate ora, sorelle, perché i santi godevano tanto di trovarsi fra gli oltraggi e le persecuzioni: perché in tal modo avevano qualche cosa da offrire a Dio quando si presentavano a lui per fare questa preghiera. Ma che cosa dovrà mai fare una povera anima come la mia che così poche occasioni ha avuto di perdonare, e molte invece di essere perdonata? Ecco una verità, sorelle, che dobbiamo spesso considerare. Una grazia così grande e importante, come il perdono che Dio deve accordare ai nostri peccati, meritevoli di fuoco eterno, è legata ad una condizione tanto semplice come quella di perdonare anche noi! Signore, io ho tanto poco da perdonare che Voi mi dovete perdonare gratuitamente! Come qui si manifesta la vostra divina misericordia! Siate per sempre benedetto, Signore, che tanto mi sopportate nonostante la mia estrema povertà! Vostro Figlio ha fatto questa preghiera in nome di tutti, e io, veramente, per la mia grande miseria non vi dovrei essere compresa.
    3.- Signore, vi è forse qualche altro che, essendomi in ciò somigliante, non ha ancora compresa questa grande verità? Se ce n'è, gli chiedo in nome vostro che la richiami spesso alla mente, e non faccia conto di certe piccolezze che si chiamano offese. Fermarsi ai così detti punti di onore è imitare i bambini che costruiscono casette con delle pagliuzze. Gran Dio!.....Quando, o sorelle, comprenderemo in che consiste il vero onore e la sua perdita? Non parlo di voi: sarebbe un gran male se ancora non lo sapeste! Parlo solo di me e del tempo in cui, seguendo l'andazzo del mondo, facevo caso dell'onore, senza neppur sapere cosa fosse. Per quante cose mi ritenevo offesa! Come mi sento ora confondere! E pensare che non ero di quelle che si mostravano più sensibili! M'ingannavo intorno al punto principale, perché non solo non stimavo l'onore che è veramente degno di tal nome e che consiste nel cercare il progresso e l'utilità della propria anima, ma non ne facevo alcun caso. Oh, come disse bene che affermò l'impossibilità di metter d'accordo l'onore e il profitto spirituale! Non so se l'abbia detto a questo proposito, ma è verissimo: ciò che il mondo chiama onore non potrà mai stare con il profitto dell'anima. Oh, come il mondo va a rovescio! Io ne sono atterrita! Sia benedetti il Signore che ce ne ha liberate!

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