Thursday, May 3, 2018

Sts. Philip and James

Phillip, seemingly a disciple of John the Baptist, was the third apostle, after Andrew and Peter, whom Christ Our Lord called to follow Him. A family man, St. Chrysostom says of him that he still found time to meditate on the law and the prophets, which study prepared him to recognize the expected Messiah. Mentioned several times in the Gospel of John, we get a glimpse of the Apostle Phillip as a man of an amiable, earnest and circumspect disposition.

Immediately after being chosen, he seeks out Nathaniel to tell him of his great discovery. On meeting with disdainful doubt on Nathaniel’s part, “Can anything good come from Nazareth?” (John 1:46) Phillip is neither frustrated nor irritated but says simply, “Come and see.”

At the multiplication of the loaves and the fish, Our Lord singles him out, “Whence shall we buy bread that they may eat?” to which Phillip replied soberly, “Two hundred pennyworth of bread is not sufficient for them, that every one may take a little” (John 6:5-7).

In his ardent love and desire to see the Father, he asks Jesus, “Lord, show us the Father…” to which Our Lord replies calling him by name, “…Philip, he that sees me sees the Father also…” (John 14:8-9)

Phillip must have lived to an advanced age as St. Polycarp, who was only converted in the year 80, held conversations with him. He seems to have preached in Greece, Phrygia, and Syria, and suffered martyrdom in Hierapolis.

James called “the lesser” because he seems to have been younger than James the Greater, was a brother of John and was also known as “James the Just”.

He was son of Alpheus of Cleophas and Mary, a relative of the Blessed Virgin Mary, which seems to make him a cousin of Jesus. In Scriptures he is called a “brother” of the Lord, a title the Jews often used for close relatives.

James the Lesser held a prominent position in the early church, a man whom the Apostle Paul consulted. According to tradition, he was Bishop of Jerusalem and was present at the Council of Jerusalem in the year 50, where at the instance of Peter, he officially pronounced that gentiles accepting baptism need not be circumcised.

Tradition has also always recognized James the Lesser as the author of the epistle that bears his name.

The historian Josephus, records that James earned his crown of martyrdom in the year 62, when he was stoned to death in Jerusalem.

2 comments:

  1. Atti 8,5-8.26-40

    (12 In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. 13 Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. Giovanni 14,12-14)
    Filippo in Samaria

    5 Filippo, sceso in una città della Samaria, cominciò a predicare loro il Cristo. 6 E le folle prestavano ascolto unanimi alle parole di Filippo sentendolo parlare e vedendo i miracoli che egli compiva. 7 Da molti indemoniati uscivano spiriti immondi, emettendo alte grida e molti paralitici e storpi furono risanati. 8 E vi fu grande gioia in quella città.

    Filippo battezza un ministro etiope

    26 Un angelo del Signore parlò intanto a Filippo: “Alzati, e và verso il mezzogiorno, sulla strada che discende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta”. 27 Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etiope, un eunuco, funzionario di Candàce, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i suoi tesori, venuto per il culto a Gerusalemme, 28 se ne ritornava, seduto sul suo carro da viaggio, leggendo il profeta Isaia. 29 Disse allora lo Spirito a Filippo: “Và avanti, e raggiungi quel carro”. 30 Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: “Capisci quello che stai leggendo? ”. 31 Quegli rispose: “E come lo potrei, se nessuno mi istruisce? ”. E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui. 32 Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo:

    Come una pecora fu condotto al macello
    e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa,
    così egli non apre la sua bocca.
    33 Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato
    negato,
    ma la sua posterità chi potrà mai descriverla?
    Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita.

    34 E rivoltosi a Filippo l’eunuco disse: “Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro? ”. 35 Filippo, prendendo a parlare e partendo da quel passo della Scrittura, gli annunziò la buona novella di Gesù. 36 Proseguendo lungo la strada, giunsero a un luogo dove c’era acqua e l’eunuco disse: “Ecco qui c’è acqua; che cosa mi impedisce di essere battezzato? ”. 37 . 38 Fece fermare il carro e discesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunuco, ed egli lo battezzò. 39 Quando furono usciti dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunuco non lo vide più e proseguì pieno di gioia il suo cammino. 40 Quanto a Filippo, si trovò ad Azoto e, proseguendo, predicava il vangelo a tutte le città, finché giunse a Cesarèa.
    Atti 8,5-8.26-40

    ReplyDelete
  2. Il vangelo di Filippo - Traduzione dall'originale copto di Jean Yves Leloup
    Tavola 99
    1 Un Ebreo trasforma un altro uomo in Ebreo e questi si chiama proselito.
    Ma un proselito non fa sempre altri proseliti.
    Gli esempi autentici sono ciò che sono da sempre e ciò che generano è autentico, è semplicemente diventare quello che si è.
    Tavola 100
    2 Lo schiavo aspira ad essere libero, poco importa della ricchezza del padrone.
    Al Figlio, proprio a Lui che è figlio, appartiene l'eredità del Padre.
    3 ereditare dai morti è morire, ereditare dal vivente è vivere.
    Il vivente ci fa nascere e morire, è la nostra eredità.
    I morti non ereditano nulla, come potrebbero ereditare? Se colui che è morto ereditasse da colui che è vivo, allora non morirebbe più.
    4 Un ateo non muore perché non è mai vissuto. Solo coloro che hanno aderito alla verità sanno cos'è la vita. Possono temere la morte, perché vivono!
    5 La presenza di Cristo crea il mondo nuovo, Egli mette ordine e bellezza in mezzo a noi, la morte si allontana.
    6 Fino a quando siamo stati ebrei, eravamo orfani, conoscevamo solo nostra madre, divenuti cristiani scopriamo sia nostra madre che nostro padre.
    7 Coloro che seminano d'inverno raccolgono d'estate, l'inverno è questo mondo, l'estate è questo mondo nell'Aperto. Seminiamo nel mondo, per poter raccogliere in estate. Pregare non è impedire l'inverno ma lasciar venire l'estate. L'inverno non è un tempo di raccolto, ma di lavoro.
    8 senza semi la terra non può portare frutti, non far nulla non è il Riposo e il Potere del sabato.
    9 Cristo è venuto per liberare e salvare gli uni e gli altri. Gli stranieri lui li ha resi familiari, essi manifestano nelle loro differenze la sua volontà.
    Tavola 101
    9 Non è solo nel momento della Sua manifestazione che lui ha fatto offerta della Sua vita, ma è dall'inizio del mondo che la sua vita è offerta. Nel momento in cui ha voluto Egli è venuto per liberare questa offerta tenuta prigioniera. essa è stata chiusa da coloro che si appropriano della vita. Egli ha rivelato i poteri del Dono e ha liberato la volontà nel cuore dei malvagi.
    Preghiera di San Pio X - O Gesù, Pastore eterno delle anime, ascolta la preghiera nostra per i nostri Sacerdoti. Illumina i pastori nella scelta, i direttori di spirito nel consiglio, gli educatori nella cultura delle vocazioni. Donaci sacerdoti che siano Angeli per purezza, tutti perfetti nell'umiltà, pieni di santo amore eroi di sacrificio, apostoli della Tua gloria, salvatorei e santificatori delle anime. Cuore sacerdotale di Gesù, donaci santi Sacerdoti. Cuore Immacolato di Maria, donaci santi Sacerdoti.

    ReplyDelete