Saturday, November 3, 2018

God gives this to those whom he wishes to save

Devotion to you, O Blessed Virgin, is a means of salvation
which God gives to those whom he wishes to save.

St. John Damascene

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  1. Il più amabile fra i doni di Dio
    4. Vedete, padri e fratelli che amate Dio, la grazia del giorno presente. Vedete la solennità e la grandezza di colei che oggi è celebrata. Non fanno paura i suoi misteri? Non sono pieni di meraviglie? Beati coloro che li contemplano come è ben giusto contemplarli. Beati quelli che possiedono una sensibilità spirituale. Che luci sfolgoranti fanno risplendere questa notte! Che scorte di angeli glorificano la Dormizione della Madre, il principio delle vita! Con che divine parole gli apostoli celebrano le esequie del corpo in cui Dio fu ospitato. Come il verbo di Dio, che per misericordia si degnò di diventare suo figlio, con le sue mani di sovrano serve questa santissima e divinissima come si conviene verso una madre e accoglie l'anima santa! Che buon legislatore! Senza esser sottoposto alla legge, si attiene alla legge che lui stesso ha emanato. E' proprio lui, infatti, che ha stabilito i doveri dei figli verso i genitori: Onora, dice tuo padre e tua madre. Si tratta di una verità, credo, evidente per chi sia iniziato, almeno un poco, alle divine rivelazioni della Sacra Scrittura. Se, come dice la divina Scrittura, le anime dei giusti sono nelle mani del Signore, tanto più lei non dovrebbe affidare l'anima a suo Figlio e suo Dio? E' un'affermazione certa e al di là di qualunque obiezione. Ma è opportuno che spieghiamo accuratamente chi sia costei, da dove venga, in che modo sia stata offerta al mondo presente come il dono più sublime e insieme più amabile fra tutti i doni di Dio, quale condotta abbia osservato in questa vita e di quali misteri sia stata giudicata degna. Se i Greci, quando onoravano con discorsi funebri i trapassati, riunivano con ogni cura tutto ciò che trovavano utile perché l'elogio, da un lato, fosse diretto alla persona celebrata e, dall'altro, rappresentasse un incitamento e un'esortazione alla virtù per quelli rimasti in vita ( e il più delle volte interessavano il discorso di infinite favole e mistificazioni, non essendo per loro conto meritevoli di lode le persone commemorate); in che modo noi, nascondendo negli abissi del silenzio, come suol dirsi, ciò che è del tutto vero e degno di venerazione e che, esistendo realmente, procura a tutti benedizione e salvezza, eviteremo di coprirci di ridicolo e di discorrere nella stessa condanna di colui che nascose il talento? Preoccupandoci della concisione del discorso, per non mettere a dura prova le orecchie, come un'alimentazione smodata per i corpi.
    Giovanni Damasceno

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